Qual è la pietanza che non può mancare sulla tua tavola di Natale?
Salerno, come del resto tutta la Campania, ha delle tradizioni molto solide che riguardano sia la realizzazione del classico presepe che la cucina delle feste.
Vale la pena di ricordare però l’antichissima usanza del “ceppo natalizio”: il ceppo, preferibilmente di quercia viene scelto con cura e adagiato al centro del camino la sera della Vigilia. Tutta la famiglia riunita prega prima dell’accensione chiedendo una benedizione collettiva. Solo dopo il capofamiglia più anziano può dare fuoco al ceppo. Se il ceppo arde lentamente e a lungo segno di buon auspicio.
Dal 2006 Salerno di è guadagnata la ribalta con Luci d’Artista, un allestimento di luminarie senza precedenti che ha attirato persone da ogni dove e che ha ispirato molte altre città nel periodo di Natale.
Ma cosa non deve mancare sulla tavola dei nostri amici salernitani? La tradizione della Vigilia è di “magro” come in gran parte d’Italia. Il baccalà, il capitone accompagnato dall’insalata di rinforzo (olive, peperoni, cavolfiori e altre verdurine sott’aceto, e gli spaghetti con le vongole si attestano tra i piatti “irrinunciabili”. Un buon bicchiere di vino non può mai mancare così come gli struffoli e le pasticelle che riportano i salernitani agli immancabili sapori dell’infanzia. Il pranzo di Natale, “rigorosamente “di carne” punta su paste al forno e arrosti di agnello e a conclusione il Tronchetto di Natale un dolce tipico realizzato con pan di spagna, crema, cioccolato e dalla simpatica forma di tronco di albero, con evidente rimando alla suddetta usanza del ceppo. Buon Natale a tutti!