Per la prima volta il tour itinerante “Innamòrati di Te” è arrivato sulle sponde del lago di Garda.
Giovedì 19 settembre il format ideato da Codere Italia ha fatto tappa al Cafè del Porto di Bogliaco, nel comune di Gargnano (BS).
In questa splendida cornice si sono ritrovate per parlare di violenza sui minori e dell’applicazione della carta dei Diritti della Bambina, le esperte Elisabetta Sionis, Maria Antonietta Labianca e Rosaria Avisani. Coordinate da Imma Romano, Direttore Relazioni Istituzionali di Codere Italia, si sono confrontate sulle tante forme di violenza di genere, in particolare quelle legate alle tecnologie online e all’uso dei cellulari.
Dal Report 2018 della Polizia Postale sui reati online che hanno coinvolto minori emerge che dai 104 casi del 2016 si è passati ai 202 del 2018. Tra i reati più diffusi ci sono: ricatti, estorsioni sessuali, pedopornografia, stupri online, porn revenge, cyberbullismo e phishing.
Elisabetta Sionis, criminologo clinico ed ex Magistrato Onorario presso il Tribunale dei Minori di Cagliari, ha sottolineato che spesso il minore riveste il ruolo sia di vittima sia di responsabile di reati online. Ha inoltre evidenziato che molte delle responsabilità di questi comportamenti sono da ricercare in ambito familiare: l'abbandono virtuale del minore che dispone di uno smartphone in età sempre più tenera, non solo lo espone all'adescamento da parte di soggetti privi di scrupoli, ma anche a contatto con realtà che non è in grado di comprendere. Per questo motivo la Sionis ha spiegato che a suo parere sarebbe bene introdurre una legge che disciplini i reati online e che contempli il divieto di internet ai minori di anni 14 (l'art 97 del codice penale stabilisce che i minori di anni 14 sono incapaci di intendere e volere), introducendo anche l'obbligatorietà di iscrizione ai social attraverso la registrazione dei dati personali.
In Italia, secondo gli ultimi dati Istat disponibili, nel 2015 sono state avviate 1.032 indagini per il reato di atti sessuali con minori, nonché 720 per pornografia minorile.
Un’indagine Doxa Kids e Telefono Azzurro del 2014 ha messo in luce come fenomeni quali il sexting, il revenge porn e la sextortion sono sempre più presenti sul nostro territorio: circa il 35,9% dei giovani intervistati ha infatti confermato di avere conoscenza di qualcuno legato a questo tipo di reati. Anche la ONLUS SOS Il telefono Azzurro nel suo dossier Abuso sessuale e pedofilia 2019 ha evidenziato che solo nel 2018 sono arrivate al centro nazionale di ascolto e consulenza di Telefono Azzurro – dedicato a bambini e adolescenti fino ai 18 anni - ben 124 casi aventi come oggetto l’abuso sessuale. Di questi, 6 su 10 (61,6%) hanno avuto come oggetto l’abuso sessuale offline, mentre più di 1 un caso su 5 (21,20%) ha riguardato il sexting. A seguire sono stati segnalati casi di adescamento da parte di adulti (7,9%) e pedopornografia (5,4%). Le vittime hanno prevalentemente un’età compresa tra i 15 e i 17 anni e in oltre 7 casi su 10 (75,9%) sono femmine.
Del lavoro quotidiano della Fidapa-Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari ha parlato Rosaria Avisani, Presidente Fidapa Sezione Brescia “Vittoria Alata” che ha anche curato il libro “Percorsi di farfalle”. Nel suo intervento ha illustrato che il suo lavoro consiste nel sensibilizzare e creare ogni giorno opportunità e rispetto. Un lavoro che passa anche attraverso l’impegno per l’adozione della Carta dei Diritti della Bambina, un documento non vincolante ma che sottolinea il diritto delle bambine di essere rispettate, protette e trattate con giustizia.
La Sezione FIDAPA di Brescia lavora molto per la sua promozione e a oggi sono 28 le Amministrazioni Comunali che la hanno adottato. A queste si aggiungono l’Università Statale di Brescia, l’Accademia Belle Arti Santa Giulia di Brescia e altre importanti istituzioni della città. In occasione dell’incontro è stato presentato anche il libro “Percorsi di Farfalle – Riflessioni sulla Carta dei Diritti della Bambina” che è il risultato del grande lavoro compiuto in collaborazione con le Amministrazioni Comunali presenti in Provincia e le diverse istituzioni, al fine di mettere in pratica l’adozione della Carta dei Diritti della Bambina. Si tratta di un testo di nove capitoli che commentano gli altrettanti articoli della Carta, corredati da inediti disegni opera degli studenti dell’Accademia Belle Arti Santa Giulia di Brescia. Maria Antonietta Labianca - Avvocato penalista cassazionista, Vice Presidente nazionale per il Sud e le Isole dell’ADGI (Associazione Donne Giuriste Italia) e membro di Futuro Forense durante il suo intervento ha chiarito che ormai da tempo, in Italia e nel mondo, si parla di parità di genere e di contrasto alla violenza, grazie anche a iniziative promosse da numerose associazioni. In Italia sono 300 i comuni che hanno approvato l’adozione della “Carta dei Diritti della Bambina”, ispirata alla convenzione Onu sui diritti dell’infanzia.
Attualmente la Carta viene letta come una premessa fondamentale per l'affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita, affinché ogni bambina possa crescere nella piena consapevolezza dei suoi diritti e dei suoi doveri.
Ha moderato gli interventi Imma Romano che ancora una volta ha sottolineato come sarebbe auspicabile poter smettere di portare in tour “Innamòrati di Te” perché significherebbe che la società ha fatto dei passi in avanti che rendono inutile la discussione su questi temi.
Dopo Gargnano, “Innamòrati di Te” continuerà a girare l’Italia per sensibilizzare il maggior numero possibile di persone su queste tematiche con incontri sempre gratuiti e aperti al pubblico,