19/11/2020 Gli gnocchi rappresentano probabilmente la prima forma di pasta usata dall’uomo, nati dal gesto spontaneo di mescolare a freddo la farina con poca acqua e farne delle palline da cuocere in acqua bollente. Dall’età del bronzo ad oggi, si sono succedute numerose varianti di questa pasta: da quelli di farro dell’età etrusca a quelli di orzo e segale del Medioevo fino a quelli di polenta del rinascimento. Ma è nel ‘500 che arriva la ricetta più conosciuta, ossia quella con le patate. Al giorno d’oggi in Italia conosciamo sostanzialmente tre categorie di gnocchi: quelli di patate, quelli di semolino (detti anche alla romana) e i canederli la cui radice tedesca del nome – knödel – significa proprio “gnocco”.
Ma da dove proviene il detto “Giovedì gnocchi, Venerdì pesce (o anche “ceci e baccalà”), Sabato Trippa”? È probabile risalga alla tradizione cattolica: visto che il venerdì era di digiuno, il giovedì si poteva mangiare un piatto più nutriente e corposo.
Non vediamo l’ora di poter tornare insieme per gustare i nostri piatti preparati per voi!