Il boom degli orti urbani
24/03/2023È un fenomeno che risale a fine Ottocento con i jardins ouvriers, i giardini operai francesi. L’orto urbano è ormai una realtà consolidata in Italia da sud a nord. E il lockdown durante la pandemia ha contribuito al suo successo anche tra i più giovani. La Coldiretti stima che alle attività degli orti urbani vi si dedicano oltre 1 milione di italiani. Si tratta di aree dedicate alla coltivazione ad uso domestico, a volte ricompresi all’interno di parchi, in altri casi si tratta di piccole isole tra edifici.
Queste porzioni di terreno solitamente pubblico (ma anche privato) sono affidate singolarmente o in maniera collettiva alla cura di privati attraverso i municipi delle città. In ogni caso richiedono condivisione perché comportano la cogestione di un impianto di irrigazione, a volte anche l’utilizzo di attrezzatura in comune, un servizio di vigilanza o guardiania.
Lavorare nell’orto urbano fa bene a tutte le età per tanti motivi: lavoro all’aria aperta, rapporto con le piante e con le altre persone che frequentano l’area. Per la collettività si tratta spesso di offrire un hobby a chi è solo o a chi si è ritirato o semplicemente cerca un rapporto diretto con la natura, e può così dedicarsi all’agricoltura sostenibile che porta benefici all’animo ma anche alla genuinità dei prodotti che si consumano a tavola. Senza contare che molto spesso la destinazione ad orto urbano consente di recuperare aree degradate o abbandonate.