Il polpo alla pignata è un’antica ricetta salentina il cui nome deriva dalla tipica pentola in terracotta in cui veniva cucinato, la pignata. Il polpo si riconosce dalla doppia fila di ventose presenti sugli otto tentacoli ed è adatto per questo tipo di cotture lunghe. La sua carne è piuttosto dura e quindi appena pescato viene di solito sbattuto con forza sullo scoglio per renderlo tenero. In alternativa, lo si potrà tenere in freezer per qualche giorno prima di cucinarlo. La ricetta del polpo alla pignata è molto antica e ogni famiglia tramanda da generazione la propria versione. La differenza principale sta nell’aggiunta o meno delle patate a metà cottura, che lo rendono un ottimo piatto unico. Nella pignata, si mettono i pomodori sbucciati, la cipolla tagliata a fette sottili, aglio, olio e alloro. Si aggiunge il polpo tagliato grossolanamente e si mescola. Lasciare cuocere con il suo coperchio di terracotta per circa un’ora, e poi altri 30 minuti senza coperchio. Servire con una manciata di prezzemolo tritato fresco e abbondante pane da inzuppare nel delizioso fondo di cottura. Questa specialità salentina si trova spesso nei menu speciali delle nostre sale. Speriamo di gustarlo presto insieme!