Un week end autunnale può riservare delle sorprese non solo nel visitare la città di Lecce, che in questo periodo risulta essere particolarmente accogliente, meno caotica, rispetto al periodo estivo, ma anche la campagna circostante nasconde dei tesori unici.
Nel Salento le campagne si animano nel periodo della raccolta delle olive, questo può essere lo spunto per visitare alcuni frantoi moderni ed acquistare “l’oro del Salento”.
E ancor più si possono scovare, con la stessa curiosità di una caccia al tesoro, la presenza dei numerosi frantoi ipogei dislocati sul territorio in provincia di Lecce.
I frantoi costruiti tra il 1500 ed il 1800 sono prevalentemente ipogei, la loro collocazione ad un livello inferiore rispetto al suolo facilitava la lavorazione; infatti, le olive venivano fatte cadere dall’alto, il loro posizionamento garantiva una temperatura ideale per la spremitura dell’olio, ed erano luoghi più facilmente difendibili per proteggere e conservare il preziosissimo olio.
Con la medesima curiosità, mappa alla mano, tra viottoli di campagna intervallati da muretti a secco e ulivi secolari, è entusiasmante seguire le tracce di una cultura arcaica e ritrovare, immersi nel silenzio, monumenti megalitici intatti provenienti dalla preistoria: Dolmen (monumenti sepolcrali) e Menhir (forse propizianti fecondità).
Nel basso Salento ne sono presenti oltre 40: le campagne tra Martano (dove si trova il più alto Menhir d’Italia), Carpignano, Melendugno, Corigliano d’Otranto, Giurdignano, Calimera, per citarne alcuni, conservano questi tesori unici in Italia.
Se passi da queste parti, vieni a trovarci nella
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