Si è concluso un altro appuntamento di “In nome della legalità”, il format ideato e promosso da Codere Italia che ormai da anni organizza in giro per l’Italia dei momenti di incontro e confronto sulle tematiche del gioco legale. L’ultima tappa è stata quella del 22 novembre a Parma presso la sala comunale del Complesso di San Paolo.
A moderare gli interventi è stato Riccardo Pedrizzi, Senatore e Presidente Commissione Finanze e Tesoro (2001-2006). Ha aperto i lavori sottolineando la bassissima reputazione di cui gode il settore, soprattutto a causa della mancanza di conoscenza di ricerche, documenti e indagini anche dell’Istituto Superiore di Sanità che più volte, ad esempio, si è espresso sull’inutilità di un provvedimento come il distanziometro. Un settore complesso anche dal punto vista industriale e imprenditoriale che determina l’1,5% del PIL italiano, coinvolge circa 110.000 addetti, facendo grande innovazione, e che richiede quindi dei decisori politici particolarmente attenti e sensibili. Non aiuta neanche la frammentazione delle competenze tra i vari ministeri e la sovrapposizione delle varie norme a livello centrale e territoriale, spesso confliggenti tra loro.
Nel 2021 sono arrivati nelle casse dell’Erario italiano 8,4 miliardi di euro dal settore dei giochi. La spesa complessiva è stata pari a 15,5 miliardi di euro mentre le vincite sono state di 95,7 miliardi di euro.
Presente anche Michele Alinovi, Presidente del consiglio comunale di Parma, che nel suo intervento ha ribadito l’importanza di momenti di confronto su questi temi per avere sempre come faro la legalità. E proprio parlando di gioco legale ci ha tenuto a dire come spesso l’argomento sia soggetto a tanta ipocrisia. Se un gioco è legale, quindi riconosciuto ed autorizzato dalla Stato ed ha un apparato normativo di regole, vuol dire che gli enti locali ne devono tenere conto. Allo stesso tempo devono sopra ogni cosa tutelare una fascia della popolazione che può cadere nella dipendenza, un problema sociale che esiste e che coinvolge le famiglie. Con alcune leggi regionali i territori hanno cercato di fronteggiare il fenomeno in maniera proibizionistica, e con alcune varianti urbanistiche si è cercato di concentrare il gioco fuori dai centri abitati, proprio applicando il sistema del distanziometro. Alinovi ha anche sostenuto che andrebbe fatta una distinzione tra gioco collettivo come la tombola – che può costituire un momento di socialità - e il gioco individuale.
A livello territoriale, in Emilia-Romagna la raccolta del gioco fisico è stata pari a 3.372,31 milioni di euro, la spesa a 908,40 mln €, le vincite a 2.463,91 mln €. Dalla rete di vendita censita nel 2021 dall’ADM in Emilia-Romagna risultano: 19 sale Bingo, 2.311 punti vendita con giochi numerici a totalizzatore, 203 operatori di giochi a base ippica, 319 a base sportiva, 4.119 punti vendita con lotterie e 2.337 ricevitorie del lotto.
Dei fenomeni di riciclaggio, operazioni sospette, infiltrazioni nel settore del gioco ha parlato Ranieri Razzante, Presidente AIRA – Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio e docente di “Intermediazione finanziaria e Legislazione antiriciclaggio” all’Università di Bologna. Partendo dall’analisi di un recente articolo di un noto settimanale, ha spiegato come il clima intorno al gioco non sia assolutamente pacifico: la stampa riporta dati spesso non documentati con allusioni pesanti passibili di querela. Razzante ha riportato anche i dati delle segnalazioni di operazioni sospette che nel primo semestre del 2022 sono state circa 5.000. Il settore del gioco legale italiano è tra i più avanti a livello mondiale, e in Europa risulta essere il più controllato. Rispetto ad altri comparti, inoltre, le infiltrazioni criminali nel settore sono minimali. Per entrare a far parte della rete dei concessionari di gioco le regole sono molto stringenti e i requisiti difficilissimi da ottenere: per questo motivo il gioco legale in Italia è particolarmente controllato. Preme sottolineare che il gioco illegale non è gestito dai concessionari di Stato ma viene contrastato anche con le politiche di prevenzione e controllo da parte degli operatori onesti. Se questi subiscono restrizioni e tassazioni esorbitanti si abbassa il loro livello di argine alla legalità.
Ha chiuso l’incontro l’intervento di Marco Zega, direttore amministrativo e finanziario di Codere Italia, il quale ha evidenziato che nonostante le grandi difficoltà riscontrate a seguito dell’applicazione della legge regionale, che produce di fatto un effetto espulsivo dell’offerta di gioco legale, l’azienda ha deciso di rimanere ad operare sul territorio garantendo quindi lo stesso livello occupazionale – circa 50 persone - su Parma. Entro la fine del 2023 la Gaming Hall Codere si sposterà a Via Mantova, quindi al di fuori del centro cittadino. Ha poi spiegato l’obiettivo di questo tipo di incontri: parlare di gioco legale per affrontare le principali tematiche, provando a trovare soluzioni condivise, soprattutto per vincere il pregiudizio diffuso. In nome della legalità dal 2011 crea momenti di confronto tra operatori ed Istituzioni. Purtroppo, le Amministrazioni territoriali, in assenza di una normativa organica nazionale, hanno messo in campo delle iniziative per limitare fortemente l’offerta di gioco (fissazione di orari entro i quali esercitare l’attività, distanze minime da rispettare). L’effetto ottenuto è stato lo spostamento del gioco dal terrestre all’online e in altri casi dal legale all’illegale.
Dal pubblico è poi intervenuto un rappresentane di tutti i tabaccai di Parma che oltre a ringraziare per aver restituito con il dibattito una dignità anche a chi vende Gratta e Vinci, ha sottolineato al Presidente Alinovi la piena disponibilità della FIT di Parma e del sindacato totoricevitori sportivi ad incontri per trovare soluzioni condivise.
La prossima tappa di “In nome della legalità” sarà organizzata in un’altra città italiana dove Codere Italia opera.
*Tutti i dati sono tratti dal Libro Blu 2021 – Adm
Relatori:
Dott. Michele Alinovi - Presidente del Consiglio Comunale di Parma
Dott. Riccardo Pedrizzi - Presidente Commissione Finanze e Tesoro del Senato (2001-2006)
Prof. Ranieri Razzante - Docente di “Intermediazione finanziaria e Legislazione antiriciclaggio” Università di Bologna. Presidente A.I.R.A. Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio
Dott. Marco Zega – Direttore Finanza e Affari Istituzionali Codere Italia