Il 14 maggio “Innamòrati di Te” è arrivato a Caserta, presso il Circolo Unificato Militari d’Italia.
Il progetto itinerante, promosso da Codere Italia, è giunto alle quarta tappa. Protagoniste, come sempre, le donne e le loro storie di violenza, abusi e maltrattamenti che sempre troppo spesso si trovano a subire. Grazie agli interventi dei relatori, avvocati penalisti, rappresentanti di associazioni locali ed esperti della materia, il secondo appuntamento dell’anno del progetto è stato un momento di riflessione e informazione su temi come lo stalking, il femminicidio e la violenza fisica o psicologica.
A livello nazionale, gli ultimi dati ISTAT* disponibili fotografano una situazione in cui una donna su tre - tra i 16 e i 70 anni - ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.
La realtà però è spesso diversa: molte violenze non vengono denunciate e di queste le statistiche non possono tenere conto.
La Campania non è estranea a questi fenomeni e la provincia di Caserta, in particolare, è uno dei luoghi che maggiormente trova spazio sulle pagine della cronaca nera. La Regione nel 2014 ha detenuto la maglia nera per l’elevato numero di femminicidi, registrandone ben 20 in soli 12 mesi. Tra i più alti d'Italia anche i numeri sulle violenze sessuali e i casi di stalking.
Nel 2015 però il numero di femminicidi è passato da 20 a 7. Emanuela Valente, Fondatrice dell'Osservatorio sul Femminicidio In Quanto Donna ha spiegato che questo dato è collegato all'avvio di ben 57 progetti per contrastare la violenza domestica e familiare, di cui 10 proprio a Caserta.
La Regione Campania non registra solo numeri importanti ma anche crimini efferati. Basti pensare ai casi della piccola Fortuna, di Maria Belmonte ed Elisabetta Grande o di Katiuscia Gabrielli. E ancora il caso di Veronica Abate o la storia di Giovanna De Lucia, Maria Rosa Nugnes e Carmen Polce.
L’intervento di Maria Antonietta Labianca, Avvocato penalista e Vice Presidente A.D.G.I. Associazione Donne Giuriste Italia, ha voluto sfatare il pregiudizio che gli episodi di violenza siano una caratteristica esclusiva di contesti di degrado e ignoranza culturale. Si tratta di un fenomeno trasversale, che coinvolge professionisti, operai, giovani e meno giovani, disoccupati ma anche persone con posizioni sociali importanti. Quello che non ci si aspetta è invece di trovare abusata una donna forte, in carriera, economicamente indipendente.
Dal punto di vista normativo, è importante ricordare che il 17 agosto del 2013 in Italia è entrata in vigore la Legge n. 119/2013 che prevede il reato di Stalking, una forma di violenza che consiste nel molestare la vittima “a distanza”.
Tra le principali novità introdotte da questa legge c’è quella che riguarda la relazione affettiva come aggravante. I dati confermano che in oltre il 62% dei casi sono proprio i partner, gli ex mariti, i parenti e gli amici di famiglia i diretti responsabili delle violenze.
Anna Tarabuso dell’Ordine dei Medici di Caserta e consigliera referente per la Commissione Osservatorio al Femminile ha sottolineato come il primo approccio di una donna che ha subito violenza è quasi sempre con i servizi sanitari: il 75% delle donne abusate si reca infatti al pronto Soccorso. Per questo motivo in ogni pronto soccorso deve esserci del personale formato e in grado di capire, accogliere e seguire quel tipo di donna.
A Caserta i centri antiviolenza sono 7 con 11 sedi distribuite nel territorio. Tra questi anche la Cooperativa EVA la cui Presidente, Raffaella Palladino, ha evidenziato come la loro accoglienza consenta alle donne di intraprendere un percorso di uscita e di ricostruire l'autostima.
L’incontro si è chiuso con l’esibizione di Luca Mazzoni, Istruttore di Krav Maga, che ha presentato una tecnica di difesa personale – nata in Israele – che può aiutare tutte le donne a fronteggiare le potenziali situazioni di pericolo. All’incontro hanno partecipato anche gli studenti del liceo “Manzoni” di Caserta, che hanno presentato il loro laboratorio delle politiche di genere.
Dopo Caserta, il progetto itinerante “Innamórati di Te” arriverà anche nelle altre città dove Codere opera.
Tutti gli incontri sono aperti al pubblico.
*Rilevazione ISTAT “Violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia”, commissionata dal Dipartimento delle Pari Opportunità e pubblicata a giugno 2015