Violenza secondaria o psicologica, come riconoscerla.
Rimedi giuridici esperibili e doveri d’informazione dell’Avvocato nei rapporti con i clienti vittime di violenza: dal Codice Rosso alla Riforma Cartabia
Dopo otto anni è tornato a Salerno l’appuntamento con “Innamòrati di Te”, il progetto itinerante di Codere Italia - multinazionale di riferimento nel settore del gioco legale – che tiene sempre alto l’interesse sul contrasto alla violenza sulle donne.
La quattordicesima edizione è stata ospitata mercoledì 17 maggio nel Salone dei Marmi di Palazzo Città, con il patrocinio del Comune e della ASL di Salerno, dell’Ordine degli Psicologi della Campania, dell’Ordine degli Avvocati di Salerno e in collaborazione con AGAS - Associazione Giovane Avvocatura Salernitana.
Ad aprire i lavori, moderati da Imma Romano, Direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia, è stata Vittoria Cosentino, Consigliere Comune di Salerno che ha portato i primi saluti dell’intera amministrazione locale. Ha illustrato i dati del Ministero degli Interni che riportano – per il 2022 – un totale di 319 omicidi con 125 vittime donne. Numeri che fanno rabbrividire anche perché in molti casi avvengono in ambito domestico/familiare. Ha poi sottolineato il compito delle istituzioni di fare rete con il terzo settore ma anche con i privati, per unire le forze e massimizzare i risultati. Dello stesso avviso Stefania Vecchio, consigliere membro del comitato pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Salerno che ha sottolineato come la violenza più pericolosa sia quella nascosta, che non lascia segni evidenti come quella psicologica o economica. Ha poi preso la parola l’avvocato Renata Pepe, Presidente del Comitato Pari Opportunità degli Avvocati di Salerno un organismo di recente istituzione che si fa promotore di iniziative legate alla tutela delle donne e, più in generale, alla parita di genere. Sono state illustrate le attività avviate per agevolare, ad esempio, i portatori di diverse disabilità.
A rappresentare i giovani avvocati è intervenuta la Presidente dell’AGAS, Annapaola La Vergata. A loro si devono tutte le attività legate alla formazione ma anche alla sinergia, ad esempio con le scuole, per far percepire la giustizia e il ruolo degli avvocati sempre più vicini al singolo cittadino.
La testimonianza dell’operato delle forze dell’ordine è stata data da Giuseppina Sessa, Dirigente della Divisione Anticrimine Questura di Salerno, subito dopo la proiezione di un video sulle attività di intervento legate proprio ai casi di violenza di genere in base al cosiddetto “Protocollo Eva”.
Prima dell’introduzione del Codice Rosso, infatti, è stato messo in piedi, dopo una sperimentazione, questo protocollo che agevola enormemente gli interventi perché propone un approccio più intelligente e significativo nei casi di violenza. Un altro recente strumento è l’applicazione YouPole della Polizia di Stato per inviare segnalazioni, volendo anche in forma anonima.
Da circa dieci anni, per il reato di violenza domestica, è stato introdotto lo strumento del cosiddetto Ammonimento del Questore. Si tratta di una comunicazione formale, da parte del Questore stesso, che mette in guardia il soggetto nei confronti del quale sussistono fondati motivi che possa commettere un reato. Una sorta di ammonizione, appunto, che ha l’obiettivo di fungere da deterrente.
Ha poi portato i suoi personali saluti il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Il comune ha da tempo messo in atto una serie di azioni a sostegno delle politiche sociali, migliorando ad esempio l’offerta di “Telefono Rosa” e “Spazio Donna”. Ha anche parlato di Time Out, un centro istituito dalla ASL di Salerno per la cura dei comportamenti dell’uomo violento, perché è anche attraverso la presa in carica del soggetto carnefice che si combatte la violenza contro le donne. Marcella Mantovani, Consigliere Fipe Confcommercio Campania e Presidentessa Donne Imprenditrici Fipe nel suo intervento ha spiegato come è nata la campagna #SicurezzaVera, lanciata da FIPE e dalla Polizia di Stato quasi due anni fa. Un’attenzione crescente che nel tempo ha portato gli esercizi pubblici (circa 120.000 quelli assciati) - e più recentemente anche le gaming hall – a diventare dei veri e propri presidi di legalità sul territorio. Perchè proprio i luoghi dell’intrattenimento e della socialità devono essere sinonimo di sicurezza per tutti, sia per le donne che li frequentano sia per le donne che ci lavorano.
Nella seconda parte dell’incontro, il panel dei relatori – coordinato da Carmen Maria Piscitelli, Avvocato Penalista e membro dells Commissione Parlamentare Violenza di Genere, e da Annamaria Caprio, Consigliere AGAS – si è dedicato in particolare alla formazione tecnico-giuridica.
Gli interventi proposti sono stati quelli di:
Rocco Alfano, Procuratore aggiunto, Coordinatore III Sezione dei reati contro la Persona e cd. “Codice Rosso” Procura della Repubblica presso Tribunale di Salerno che ha evidenziato la statistica delle sopravvenienze delittuose riconducibili al c.d. Codice Rosso, gli aspetti pratici della querela e i rapporti con le corrispondenti norme civilistiche per una tutela efficace e sinergica;
Valentina Chiosi, Giudice - I Sezione Famiglia presso il Tribunale di Salerno che ha sottolineato la centralità del tema del processo in materia di famiglia, anche alla luce dell’introduzione dei nuovi istituti previsti dalla cosiddetta Riforma Cartabia in ordine agli episodi di violenza domestica e familiare emersi prima o nel corso dei procedimenti civili;
Antonietta Grandinetti, Consigliere su incarico elettivo presso il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania e Presidente Commissione Sanità dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania che ha spiegato la differenza tra violenza fisica e psicologica e l’importanza di incontri per riconoscere le modalità della violenza e i primi approcci per contrastarla;
Ersilia Trotta, Componente della commissione famiglia del Consiglio Nazionale Forense ha aggiunto una riflessione sul tema dell’ascolto dei minori con discernimento per evitare il fenomeno di vittimizzazione secondaria e i possibili scenari futuri in merito all’argomento.
Dopo Salerno, il progetto itinerante “Innamorati di Te” farà tappa a Parma nel prossimo autunno.