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02/08/2017 Cinquemila anni portati benissimo e origini che arrivano all’Antico Egitto. E’ questa la carta d’identità della birra, una bevanda diffusa ormai in tutto il mondo.
Che sia una Lager, Stout, IPA o Weiss la birra ghiacciata è di sicuro una delle protagoniste indiscusse dell’estate. Una volta ci si accontentava di scegliere tra una chiara, una rossa o una scura mentre oggi, in tempi in cui vanno di moda le birre artigianali, le tipologie sono aumentate e i gusti si sono affinati.
Il mercato della birra in Italia negli ultimi 15 anni è notevolmente cambiato. Si è passati da una mancanza quasi totale di birre artigianali a un fiorire - da nord a sud - di piccoli e piccolissimi birrifici dove vengono prodotte birre di grande qualità. Anche l’attenzione della ristorazione è cambiata: non è raro trovare in ristoranti stellati accanto alla lista dei vini quella delle birre artigianali.
Ma come orientarsi? Codere ti suggerisce una piccola guida base.
La più diffusa è sicuramente la categoria delle Lager, ovvero birre chiare di tipo tedesco a bassa fermentazione. In questa famiglia, tra le altre, rientrano le Helles dal gusto maltato e le Plis dal sapore più secco.
Una delle birre nere più famose al mondo è sicuramente l’irlandese Guinness, che fa parte della categoria delle Stout. Si riconoscono in particolare per le note di cioccolato e liquirizia. Sottocategorie delle Stout sono le Oatmeal Stout con avena, le dolci Sweet e Milk Stout ma anche le Oyster Stout, per chi alle ostriche non può proprio rinunciare.
Altra categoria molto diffusa è la India Pale Ale o IPA, di origine inglese e dal gusto amaro. Da questa base sono nate una serie di birre aromatizzate e fresche, White Ipa, scure, Black Ipa, insieme ad altre tipologie più forti e consistenti.
Se invece pensiamo alla tipica birra alla spina, allora parliamo di Weiss o Weizen. Birre dolci e rinfrescanti.
Se vogliamo alzare il grado alcolico si potrà scegliere una Weizenbock.