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Il Drive In

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Il Drive In

24/06/2020
Quest’estate vedremo il cinema ai Drive-in e consumeremo panini e bibite comodamente seduti sulla nostra automobile? La proposta è nell’aria, complice l’emergenza Covid- 19 e i problemi di distanziamento. Il probabile ritorno del Drive-In non sarà solo una necessità, visto che cinema e teatri sono stati tra gli ultimi luoghi di intrattenimento a riaprire, ma si ammanta di nostalgia e ricordi, per tutti quelli che tra gli anni 50 e 60 del Novecento hanno vissuto le prime emozioni proprio davanti allo schermo all’aperto, sul sedile delle prime utilitarie, invece che sulle poltrone del cinema al chiuso. 
Il primo Drive-in nasce nel 1921 in Texas. I clienti del Kirby’s Pig Stand potevano effettuare le proprie ordinazioni comodamente seduti in macchina, serviti dalle carhops, cameriere vestite in modo provocante, che si muovevano sui pattini a rotelle. Ma il Drive-in ottenne il successo maggiore soprattutto come spettacolo cinematografico. Nel 1932 Richard Milton Hollingshead ideò una soluzione per la madre che a causa di problemi di peso non riusciva a sedersi sulle poltrone del cinema, troppo strette e scomode.  Ebbene, Milton la fece sedere nell’auto di famiglia e appese un lenzuolo tra due alberi del suo giardino, dove proiettò un film per i parenti e i vicini. Un anno dopo, nel 1933, la famiglia Hollingshead registrò il brevetto dell’invenzione e il 6 giugno si tenne il primo spettacolo ufficiale. Da allora, il Drive-in cominciò a spopolare negli USA, raggiungendo l’apice a partire dagli anni ’50. Grazie al prezzo basso del biglietto costituiva un’alternativa più accessibile rispetto alle grandi sale cinematografiche e, in più, era un modo originale di stare in famiglia e con gli amici. Dagli Stati Uniti, il Drive-in si è diffuso in tutto il mondo, arrivando anche in Italia.  Nel 1957 sul litorale romano, in una zona compresa tra Axa e Castel Palocco, fu inaugurato Metro Drive-in, su un’area di 60.000 metri quadrati capace di ospitare 750 automobili e uno schermo da 540 metri quadrati. Il più grande d’Europa, progettato dall’architetto Eugenio Galdieri. Dopo anni di abbandono, nel 2015 Metro Drive-in è tornato ad animarsi per due sere a settembre con la proiezione di due cult: il musical “Grease” di Randall Kleiser, con John Travolta e Olivia Newton-John e «American Graffiti» di George Lucas con Richard Dreyfuss e Ron Howard. Un’”operazione nostalgia” che, in tempi di Coronavirus, fa pensare ad un possibile ritorno ad un passato tutt’altro che sepolto. 

 

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