Cremona è la capitale mondiale della liuteria, l’antica arte di costruzione del violino e degli altri strumenti a corda, un primato di cui la città va orgogliosa.
Qui nacquero e si svilupparono i canoni fondamentali del melodramma e del madrigale con Claudio Monteverdi nella seconda metà del Cinquecento, mentre nell’Ottocento la lirica trovò il suo paladino in Amilcare Ponchielli.
Dal 500 al 700 l’artigianato artistico di eccellenza trova casa in questa città.
La famiglia Amati mise a punto le tecniche che contraddistinguono la produzione dei violini tramandandole con passione ai suoi discepoli come Stradivari, Bergonzi e Guarneri del Gesù che realizzarono la più ampia produzione di strumenti ad arco di tutti i tempi e conosciuti in tutto il mondo come celebri liutai cremonesi.
La tradizione riprese forza nel XX secolo con la fondazione della Scuola Internazionale di Liuteria che accoglie e forma ogni anno studenti provenienti da ogni parte del mondo.
La costruzione del violino tradizionale richiede una profonda conoscenza dei materiali naturali e delle tecniche tramandate di generazione in generazione.
Gli strumenti che ancora oggi vengono realizzati dai maestri liutai si possono definire dei veri e propri capolavori. Seguendo le tecniche di quello che viene chiamato “metodo classico cremonese” prendono vita strumenti ad arco come violini, viole, violoncelli e contrabbassi che si distinguono tanto per l'estetica, quanto per la perfezione tecnica, stilistica e acustica.
Per ogni strumento vengono modellati ed assemblati a mano più di 70 differenti pezzi di legno, ognuno dei quali richiede una tecnica che deve essere continuamente adattata in base alla differente risposta acustica di ogni pezzo: per tale motivo non possono esistere due violini esattamente identici. Ogni parte del violino deve essere fatta con un legno particolare, attentamente selezionato e stagionato naturalmente, in quanto la sua preparazione non può essere né forzata né artificiale.
Il processo di costruzione viene seguito in ogni fase da ciascun liutaio, già dall'albero e fino allo strumento finito. Ogni liutaio costruisce al massimo da 3 a 6 strumenti all'anno
L'antica tradizione della liuteria cremonese è tutelata da due organismi: il Consorzio Liutai Stradivari e l'Associazione Italiana Liutaria, che rappresentano circa 140 artigiani. Inoltre la tradizione del liutaio è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.
In città è presente anche il Museo del Violino, l’Auditorium Giovanni Arvedi e la Casa di Stradivari situata in corso Garibaldi al n. 57 che fu anche bottega di Antonio Stradivari.