Si festeggia il 16 ottobre ed è nata per ricordare la nascita della FAO-Food and Agriculture Organization of the United Nations, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura.

Nel tempo è diventata l’occasione per sensibilizzare il pianeta sui temi della fame nel mondo e quindi dei fenomeni a questa collegati, come i grandi flussi migratori e la diffusione di alcune malattie (soprattutto cardiovascolari) dovute ad una scarsa e quindi non corretta alimentazione.

La FAO è l’istituzione che studia queste problematiche e orienta le proprie politiche per contrastare le differenze e diseguaglianze nel mondo rispetto all’accesso al cibo, considerato il bene primario delle persone.

Al centro di queste politiche c’è il tema della sostenibilità che coinvolge soprattutto i Paesi più ricchi e la loro responsabilità verso quelli più poveri.

A livello politico quindi, vengono organizzati eventi, dibattiti e discussioni per mettere in campo iniziative utili allo scopo. Ma la giornata internazionale dell’alimentazione coinvolge anche tutti i singoli cittadini del mondo: ognuno di noi può fare qualcosa, non solo a livello di mobilitazione attiva per sostenere le cause della FAO (con donazioni ad esempio) ma anche dando il via alle buone pratiche quotidiane per limitare gli sprechi in casa e al lavoro. 

Ci sono poi attività di studio che riguardano non solo i flussi migratori, ma anche i cambiamenti climatici e le condizioni di salute, nei paesi in cui si soffre di malnutrizione.