27/07/2023 Secondo la leggenda, la storia dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate affonda le sue radici nella leggenda. Si racconta, infatti, che il Monastero venne fondato dal re Tancredi d'Altavilla, conte di Lecce (1138 – 1194) a cui apparve l'immagine della Madonna, dopo aver inseguito una cerbiatta in una grotta durante una battuta di caccia, da cui il toponimo Cerrate o Cervate. Nella realtà, l'abbazia fu fondata da Boemondo d'Altavilla nell'XI secolo.
Costruita in prossimità della strada romana che univa Brindisi con Lecce e Otranto e immersa nel ricco contesto rurale della zona, con il tempo l’Abbazia divenne un importante centro monastico della Puglia e dell’Italia meridionale.
Il complesso, negli anni, ha raggiunto una struttura ricca e articolata, dove oltre alla chiesa, vengono costruiti stalle, alloggi per i contadini, un pozzo, un mulino e due frantoi sotterranei.
Il saccheggio dei pirati turchi nel 1711 fa precipitare l’intero complesso in uno stato di completo abbandono e degrado fino all’intervento della Provincia di Lecce, nel 1965.
E’ in questo momento che ha inizio una nuova storia per l’Abbazia grazie ai lavori di ristrutturazione.
Dal 2012 l'Abbazia è stata affidata dall'Amministrazione Provinciale di Lecce in concessione trentennale al FAI, diventando così il primo bene gestito dalla fondazione in Puglia.
Una volta terminati i restauri, l'Abbazia di Cerrate non sarà solamente un semplice museo, ma rivelerà la duplice anima di questi luoghi: da un lato verrà raccontata la storia religiosa di un importante centro di monaci basiliani e di un celebre scriptorium; dall’altro verrà ricostruita la storia contadina di una masseria pugliese, la cui più importante testimonianza è rappresentata dai frantoi ipogei per la spremitura delle olive, ricavati in affascinanti grotte sotterranee scavate nel tufo.