23/05/2025 Quando si parla del Piemonte, vengono subito in mente le colline delle Langhe, i grandi vini e la raffinata cucina. Ma c’è un piccolo scrigno di tradizione che resiste al tempo e si tramanda di generazione in generazione, soprattutto nella provincia di Cuneo: le “cavagnette”.
Ma cosa sono esattamente? Letteralmente, il termine dialettale piemontese significa “piccole ceste”. E proprio di questo si tratta: cestini intrecciati a mano, spesso realizzati in vimini o legno, che in passato venivano donati in occasione della Pasqua, della primavera o di particolari momenti di festa. Dentro, un tripudio di dolcetti, uova colorate, fiori freschi, piccoli giochi fatti in casa. Oggi, queste piccole opere d’arte tornano a vivere grazie alla riscoperta delle tradizioni locali e alla voglia, sempre più diffusa, di regalare esperienze autentiche.
La cavagnetta non è solo un regalo: è un racconto. Parla della manualità degli artigiani piemontesi, dell’attenzione per i dettagli, dell’amore per le cose semplici e vere. In un’epoca in cui tutto è veloce, digitale, confezionato, una cavagnetta è un invito a rallentare. A sedersi sotto un pergolato, tra i profumi dei prati e a gustare con calma i sapori della tradizione.
Sempre più turisti scelgono il Piemonte proprio per vivere esperienze autentiche. Offrire loro la possibilità di costruire una cavagnetta personalizzata, magari con prodotti tipici locali o piccoli oggetti artigianali, è un modo per creare valore, coinvolgimento e… un ricordo che profuma di casa.
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