È il più antico museo del mondo ed il più grande dopo quello del Cairo dedicato alla cultura dell’antico Egitto.
Parliamo del
Museo Egizio di Torino, una delle “eccellenze” del patrimonio museale italiano. La fondazione ufficiale risale al 1824, quando il re Carlo Felice di Savoia acquistò da Bernardino Drovetti, Console Generale di Francia in Egitto, la sua collezione. Questo primo, prezioso, nucleo fu poi incrementato da ulteriori acquisti e dagli oggetti rinvenuti negli scavi effettuati da Ernesto Schiaparelli, che diresse il Museo dal 1894 al 1928.
La collezione, disposta in ordine cronologico, custodisce, tra i tanti reperti, un vero tempietto del Nuovo Regno, gli oggetti rinvenuti nella tomba di Nefertari, sposa del faraone Ramesse II, e l’unico corredo funerario del Nuovo Regno trovato intatto: quello appartenente all’architetto Kha e a sua moglie Merit.
Il Museo, ospitato nel Palazzo del Collegio dei Nobili in Accademia delle Scienze, è stato rinnovato negli spazi e nel percorso nel 2015, allo scopo di adeguarlo agli standard museali internazionali e garantire una miglior conservazione delle opere.
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